Appare decisamente importante e delicato il nuovo aggiornamento di febbraio 2023 per top di gamma come i Samsung Galaxy S22, inevitabilmente tra i primi a ricevere la notifica apposita per portare a termine il download. In ritardo rispetto alla normale tabella di marcia, infatti, è stato reso pubblico a tutti il bollettino ufficiale relativo al pacchetto software in questione, in attesa che tutti gli altri modelli possano ricevere l’upgrade.
Arrivano riscontri importanti in questi giorni per i tanti utenti che anche qui in Italia sono in possesso di un Samsung Galaxy S10, considerando il fatto che il modello rischia di ricevere più aggiornamenti con constanza. In meno di due mesi, saranno passati quattro anni da quando la serie Galaxy S10 è arrivata sugli scaffali dei negozi come l’ultima serie Galaxy S che sfoggiava caratteristiche come un jack per cuffie da 3,5 mm e uno slot microSD. Grazie all’impegno di Samsung per il supporto post-vendita a lungo termine (e per aiutare l’ambiente riducendo la frequenza con cui i clienti aggiornano il proprio dispositivo), il Galaxy S10 continua a ricevere aggiornamenti.
Crescono le aspettative nei confronti dell’aggiornamento con MIUI 14 per tanti Xiaomi disponibili sul mercato, anche qui in Italia. Cosa contiene l’upgrade e quali modelli sono compatibili? Proviamo a fare il punto della situazione a fine 2022, in modo che tutti possano acquistare un nuovo device in piena consapevolezza, mentre chi lo ha già fatto avrà modo capire cosa accadrà a stretto giro.
Arriva finalmente un bel segnale anche per il Samsung Galaxy S20, in relazione a coloro che hanno acquistato il modello qui in Italia in quasi tre anni di vita. Dopo aver atteso a lungo la distribuzione dell’upgrade con One UI 5.0, infatti, stiamo facendo in fretta con la patch di dicembre, che tra le altre cose dovrebbe risolvere non pochi problemi anche in termini di stabilità.
Pare sia destinato ad arrivare prima del previsto l’aggiornamento con Android 13 su Samsung Galaxy S20 e Galaxy S21, anche qui in Italia. Come stanno le cose? Proviamo a fare un po’ il punto della situazione, grazie ad alcuni dati che abbiamo raccolto di recente per rendere il discorso più chiaro agli occhi degli utenti.
Sono trascorsi ormai alcuni giorni dalla piena distribuzione dell’aggiornamento con One UI 5.0 e Android 13 sul Samsung Galaxy S22 qui in Italia, al punto che ora occcore fare il punto della situazione sull’impatto avuto dall’ugrade. One UI 5.0 sembra un po’ più veloce e più reattivo di One UI 4.1. È quasi come se il Galaxy S22 fosse un telefono nuovo di zecca. E badate bene, la nostra esperienza One UI 5.0, finora, è limitata per la maggior parte alle varianti Exynos Galaxy S22, quindi le nostre aspettative sulla stabilità erano già relativamente basse.
Dopo l’evento dei giorni scorsi, procede bene lo sviluppo dell’aggiornamento con Android 13 per i Samsung Galaxy. Nell’agosto 2022, la società sudcoreana ha accolto con favore la One UI 5.0 basata su Android 13 beta per il suo ultimo smartphone di punta della serie “S”, il Galaxy S22, in Germania, Corea, India, Cina, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti.
Non ci sono ancora notizia ufficiali sul Samsung Galaxy S23, ma alcuni riscontri più certi sulla questione processore possono essere presi in esame. È troppo presto per essere sicuri di cosa offrirà esattamente la prossima serie di telefoni di punta Samsung Galaxy S23, ma gli osservatori del mercato continuano a speculare. E come probabilmente saprai, diversi rapporti hanno suggerito che il Galaxy S23 utilizzerà un chipset Snapdragon in tutto il mondo. Ora, tuttavia, un’altra voce dice che la linea Galaxy S23 potrebbe ancora utilizzare un chipset Exynos in alcuni mercati e una soluzione Snapdragon in altri.
Non mancano le polemiche attorno alla funzione Always On Display, se non altro perché a detta di alcuni utenti in possesso di un Samsung Galaxy, la suddetta funzione avrebbe il demerito di scaricare la batteria dei device con maggiore facilità. Insomma, un’anomalia non di poco conto che sta complicando la vita al pubblico, in attesa magari di qualche aggiornamento software utile per venire incontro alle esigenze del pubblico.
Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere per quanto riguarda Android 13, considerando il fatto che determinati produttori non hanno ancora svelato i propri piani sotto questo punto di vista, ma a quanto pare i tempi sono già maturi per proiettarci verso l’aggiornamento Android 14 del 2023. A tal proposito, alcune fonti stanno già avanzando ipotesi utili per capire quando potremo iniziare a testare questo pacchetto software. Vediamo come stanno le cose, stando alle informazioni raccolte fino a questo momento. Anche perché l’upgrade in questione dovrebbe portare con sé diverse novità e funzioni per il pubblico coinvolto.
C’è grande attesa nei confronti del nuovo aggiornamento Android 13, con alcuni produttori che hanno già fatto sapere quali dispositivi riceveranno il pacchetto software nel corso dei prossimi mesi. Google alcune settimane fa, il 15 agosto, ha ufficialmente iniziato a implementare l’aggiornamento Android 13 sui suoi telefoni Pixel. Il nuovo sistema operativo include miglioramenti in termini di privacy degli utenti, supporto multilingue, modalità di andare a dormire personalizzata, un’opzione per controllare le notifiche che invadono la schermata di blocco e altro ancora.
In tanti si chiedono quanto dovremo attendere prima di testare l’aggiornamento Android 13 per i vari device compatibili attualmente sul mercato. Il principale aggiornamento Android di quest’anno, Android 13, è stato ufficialmente rilasciato nei giorni scorsi per i telefoni Pixel di Google, ha annunciato il gigante della ricerca . L’aggiornamento annuale sta ottenendo un rilascio ufficiale un po’ prima del solito, dopo il rilascio di Android 12 lo scorso ottobre e il rilascio di Android 11 a settembre 2020.
Ci sono diversi aspetti che dobbiamo prendere in esame in queste ore a proposito dell’aggiornamento Android 13. Dopo il rilascio di alcune beta, come la 4.1, occorre capire in quale direzione stia andando il lavoro dei tecnici. Soprattutto in ottica risoluzione dei problemi.
Una volta le catene di costruzione di auto erano affamate di manodopera. Ora impiegano un numero limitato di dipendenti, molti dei quali supervisionano solo i robot. La vendita al dettaglio