


Negli utlimi 3 mesi Android Market ha visto un incremento delle applicazioni del 88%. Proprio di oggi è la notizia che Android Market ha raggiunto la quota 30000 applicazioni di cui il 60% gratuite.
Come molti polemici fanatici iphoner diranno non è nulla rispetto App Store, ma i trend di crescita di Android Market sono decisamente superiori, ovviamente essendo all’inizio aggiungiamo noi.

ePrice, il noto e-commerce italiano, sembrerebbe avere la disponibilità del terminale, il prezzo, in promozione fino al prossimo 30 Aprile 2010, è stato fissato a 379,99€.
Ci eravamo occupati tempo fa della nuova applicazione sviluppata da Google per la ricerca e l’utilizzo del terminale attraverso gestures (gesti e schizzi).
Inizialmente l’applicazione era disponibile solo per versioni Android superiori alla 2.0, questa limitazione è stata adesso rivista da Google che ne ha rilasciato una versione anche per Android 1.6. Saranno felici i possessori di terminali come l’HTC Hero che, sebbene programmata e dal rilascio imminente, non hanno ancora la possibilità di disporre della nuova versione del sistema operativo Android.
Ultimamente sul web non di fa che parlare dell’iPad e della sua “magia“… ma fortunatamente c’è ancora chi, come Adobe, ricorda che un progetto editoriale come una rivista elettronica, va ben oltre una singola piattaforma.
E’ infatti di questi giorni la presentazione della futura versione digitale della rivista Wired basata su piattaforma Adobe Air che dimostra come questa tecnologia possa essere utilizzata per consultare giornali elettronici, ad esempio, su dispositivi diversi (Android, iPhone e tablet in genere) con lo stesso “feeling“, a prescindere dal sistema operativo o risoluzione dato che animazioni, pagine, link ed altro si adattano a pennello ovunque, scalando la risoluzione in modo dinamico.
La redazione di AppleInsider ha riportato i risultati di una indagine realizzata dalla società americana Flurry che analizza i dati di vendita del Google Nexus One nei primi 74 giorni dall’uscita, paragonandoli con i principali concorrenti (Motorola Droid e Apple Iphone).
I risultati sono davvero deludenti (solo 135 mila unità contro i quasi un milione e passa dei diretti concorrenti), e condannano senza appello il Googlefonino ma soprattutto le strategie che Google ha utilizzato per la vendita.
Apple in particolare ha come suo punto di forza la pubblicità: spende ogni anno milioni di dollari in campagne pubblicitarie massive che coinvolgono tutto il mondo e tutti i canali principali (internet, tv e giornali), in particolare ha sempre posto grande importanza alle proprie strategie di marketing che risultano molto dirette ed efficaci.
Alcuni dati rilasciati da FADE, un’azienda che si occupa di pubblicizzazione di giochi e che deve ad Android Market un notevole guadagno, indicherebbero che l’indotto generato da Android Market si aggira intorno i 660.000€ l’anno.
Pochino se si pensa che la sola Gameloft ha generato durante il 2009 25 milioni di dollari grazie ad App Store di Apple.C’è da dire però che il 98,8% della applicazioni su Android Market sono gratuite e che quasi tutte le applicazioni a pagamento offrono una versione lite.
Stavolta non è la Apple, la Microsoft o la figlia di Philip Dick a sollevare la questione, ma lo stesso Trademark Office, che ha rifiutato di registrare il marchio per conto di Google.
Il motivo del rifiuto è che la richiesta di registrazione da parte di Google risale a Dicembre 2009, ma già un anno prima la società Integra Telecom aveva registrato il marchio NEXUS per una serie di servizi legati alla telefonia mobile e traffico voce e dati. Essendo dunque la stessa classe di registrazione il Trademark Office ha deciso per il rifiuto nei confronti di Google.

HTC sarebbe a conoscenza di questo problema e si è già messa all’ opera per risolverlo, a quanto pare il blocco delle applicazioni da parte del Market, non sarebbe una cosa voluta da Google, ma un bug del terminale.

Il terminale sarà un’ esclusiva dell’ operatore Vodafone, almeno nella fase iniziale, non sappiamo se in una fase successiva verrà concesso ad altri operatori. Per il momento il telefono risulta in arrivo, nella maggior parte degli shop on-line europei, tranne quello di SFR Francia (operatore appartenente a Vodafone).
L’uomo che vedete nella foto è Tim Bray ed è uno degli inventori dello standard del Web XML. Dopo le recenti mosse (più o meno discutibili) di Apple per contrastare HTC e di conseguenza Android, ha deciso di schierarsi e prendere posizione in merito alla “guerra” tra dispositivi, abbracciando Google, HTC e gli altri concorrenti di Apple.

Il manuale riporta tra parentesi la dicitura Vodafone, in quanto il terminale sarà, almeno inizialmente, un esclusiva dell’ operatore, con tanto di integrazione con Vodafone 360.