Dopo la presentazione avvenuta lo scorso 14 Marzo a New York, gli utenti stanno aspettando con impazienza l’arrivo sugli scaffali del nuovissimo Samsung Galaxy S4, device dalle caratteristiche davvero innovative che dovrà riconfermare il successo del suo predecessore.
Google Now è senza dubbio uno dei servizi più interessanti del colosso dei motori di ricerca. Purtroppo la nostra esperienza d’uso non è minimamente paragonabile a quella inglese, in cui Google Now appare davvero molto più completo, con tantissime schede ed informazioni in più.
Come sicuramente ricorderete, diversi giorni fa HTC ha confermato il rilascio della sua nuovissima versione dell’interfaccia grafica, Sense 5.0, anche per alcuni device appartenenti alla serie 2012. Tra questi era presente anche l’ex top di gamma, parliamo dell’ HTC One X, device dotato di hardware molto potente e con caratteristiche tecniche davvero interessanti.
In questa guida andremo a vedere come ottenere i diritti di root su Sony Xperia Z, top di gamma della casa giapponese basato sul sistema operativo Google Android. La guida funziona perfettamente sia con bootloader sbloccato che non. Ad ogni modo è possibile sbloccare il bootloader seguendo la nostra guida.
In questa guida andremo a vedere come effettuare lo sblocco del bootloader. Si tratta di un’operazione semplice e soprattutto consentita dal produttore, pertanto non andremo ad invalidare la garanzia del nostro smartphone.
È importante ricorda che tale operazione effettuerà un wipe completo del nostri dati, questo significa che occorrerà effettuare un backup prima, giusto per evitare di perdere ogni contenuto presente.
Seppur il Samsung Galaxy S4 non sia ancora arrivato in commercio, è già disponibile una piccola guida che ci consente di ottenere in maniera semplice i diritti di root. La guida consente l’installazione di una ROM tramite il software Odin, su cui sono già stati eseguiti precedentemente i diritti di root. Una volta installata la ROM dunque, il nostro Galaxy S4 avrà automaticamente i diritti di root.
In questi giorni stiamo testando il nuovissimo Sony Xperia Z, top di gamma della casa giapponese dotato di un ottimo sensore posteriore da 13 Megapixel, in grado di effettuare riprese il Full HD (1920 x 1080 pixel).
Il produttore giapponese Sony sembra non volersi fermare più. Dopo la commercializzazione dell’ Xperia Z, attuale top di gamma con caratteristiche tecniche davvero uniche nel suo genere, sembrerebbero arrivare interessanti indiscrezioni sui nuovi prodotti di fascia alta.
Samsung Galaxy S4 è il nuovo top di gamma della casa sudcoreana presentato nel corso del mese di Marzo 2013 e basato sul sistema operativo Google Android 4.2.2 Jelly Bean.
Il device monta un ampio display Super AMOLED da 5 pollici di diagonale con risoluzione Full HD (1080 x 1920 pixel), 2 GB di memoria RAM, 16/62/64 GB di memoria storage espandibile tramite slot microSD fino a 64 GB aggiuntivi.
Da anni ormai si parla di un presunto device basato sul sistema operativo Google Android prodotto in collaborazione con il famosissimo social network Facebook. Fino ad oggi però, sono state solo ed esclusivamente voci di corridoio, dell’atteso facebook-phone nemmeno l’ombra.
Amazon ha da poco rilasciato un nuovo aggiornamento per i suoi Kindle Fire HD da 7 e 8.9 pollici. Il nuovo firmware, versione 10.3.0, può essere scaricato sia dal sito Amazon che direttamente dai tablet in questione via OTA.
Dopo avervi mostrato l’ampia galleria fotografica, andiamo adesso a vedere un piccolo video unbox del nuovissimo Sony Xperia Z, top di gamma della casa giapponese basato sul sistema operativo Google Android 4.1.2 Jelly Bean.
Come di consueto i ragazzi di iFixit hanno messo le mani sul nuovissimo HTC One, top di gamma della casa taiwanese basato sul sistema operativo Google Android. Dal test effettuato iFixit ha assegnato un punteggio di 1 su 10, il più basso in assoluto.
Archos si appresta ad invadere il mercato degli smartphone, grazie ad un nuovo corso avviato nel corso degli ultimi giorni, in seguito alla nomina del suo nuovo amministratore delegato Loïc Poirier, con la scontata decisione di puntare sul sistema operativo Android, nel tentativo di competere nel più breve tempo possibile con le case produttrici che operano nel settore in questione.