Nuovo capitolo per la sfida eterna tra Samsung e Apple, alla luce del fatto che il Wall Street Journal, in questi giorni, ha reso pubblico un estratto della difesa ufficiale del brand coreano, a detta del quale Apple non è mai stata in grado di concepire e realizzare un solo prodotto, la cui tecnologia non fosse ripresa esplicitamente proprio dal mondo Samsung.
In seguito ai recenti fatti, che hanno visto Apple prevalere in tribunale nei confronti Samsung, il colosso di Cupertino ha chiesto qualcosa come 2,5 miliardi di dollari di rimborso, alla luce dei profitti del competitor e di quelli che sarebbero stati sottratti a Apple, a testimonianza di rapporti sempre più in bilico tra i brand.
Niente da fare per Samsung, che, nella lotta eterna in tribunale con Apple, ha cercato di recente di “trascinare” in qualche modo le dichiarazioni di Steve Jobs, CEO scomparso del colosso di Cupertino, il quale aveva fatto sapere di essere intenzionato a distruggere l’OS di Google.
La questione legale che vede contrapposte Samsung e Apple, per quanto concerne il presunto plagio del tablet prodotto inizialmente dal colosso di Cupertino, in questi giorni si arricchisce di un nuovo capitolo, considerando che è stato chiamato a deporre Jonathan Ive, il quale, tuttavia, ha mostrato idee piuttosto confuse sul tema.
La sfida a distanza tra Samsung e Apple si arricchisce di un nuovo capitolo, considerando la mossa a sorpresa, nel corso degli ultimi giorni, da parte del colosso di Cupertino, giunto addirittura ad invitare i rivenditori a rimuovere dalla propria offerta i Samsung Galaxy Nexus e i Samsung Galaxy Tab, nonostante diverse Corti abbiano annullato il provvedimento di recente.
L’infinita lotta a distanza tra Apple e Samsung questa volta si è risolta a favore del produttore sudcoreano, ma le motivazioni espresse dal giudice a favore (si fa per dire) di Samsung hanno davvero dell’incredibile.
Interessantissima notizia per tutti i possessori di Samsung Galaxy Tab 7.0 Plus (GT-P6200), tablet basato sul sistema operativo Google Android dotato di display da 7 pollici di diagonale.
Si infittisce il mistero, a proposito dell’aggiornamento dei dispositivi realizzati da Samsung, relativamente al sistema operativo Android Jelly Bean, alla luce delle dichiarazioni rilasciate da un portavoce della casa produttrice coreana, in queste ore, a TechRadar.
E’ stato un semestre d’oro, quello che si è appena concluso per la principale casa produttrice che ha deciso di puntare sul sistema operativo Android, vale a dire Samsung, considerando che l’azienda è riuscita addirittura a raccogliere profitti pari a 5,9 miliardi di dollari.
Gli ultimi giorni, relativamente al settore smartphone, sono stati profondamente segnati da una nota di Samsung, che, pur senza indicare in modo esplicito i dispositivi che potranno godere dell’aggiornamento del sistema operativo ad Android 4.1 Jelly Bean, ha dato comunque un segnale ai propri utenti, in merito alla politica del colosso coreano sul tema.
Anche oggi andiamo a segnalarvi un’interessantissima offerta relativa al nuovo Samsung Galaxy S III, il nuovo top gamma della casa sudcoreana basato sul sistema operativo Google Android 4.0.4 Ice Cream Sansdwich.
Gli utenti fedelissimi al marchio Samsung, da oggi hanno un motivo in più per auspicare l’arrivo di una serie di prodotti interessanti in futuro, considerando che la casa produttrice sembra intenzionata a dare vita ad una vera e propria svolta, soprattutto per quanto concerne la propria User Interface.
Grazie agli amici di Techmania.biz (ed in particolare grazie a Fabiano) nei prossimi giorni avremo la possibilità di testare per voi il nuovissimo Samsung Galaxy S III, flagship della casa sudcoreana basato sul sistema operativo Google Android 4.0.4 Ice Cream Sandwich ed interfaccia grafica personalizzata Nature UX.
E’ quasi inevitabile che, in queste ore, faccia discutere non poco la nuova partnership tra Samsung e la Linux Fondation, brand che non ha scopri di lucro nel garantire l’evoluzione proprio di Linux. Considerando il ruolo di Samsung tra i produttori che hanno deciso di andare avanti con Android, infatti, in molti si sono chiesti quale sarà il futuro dell’OS, anche perché, come molti sapranno, l’OS di Google trae origine proprio da Linux.